Come cambia la vita dopo l’estero

Hello everyone,

Lo so, sembrava io vi avessi abbondato ma non è così. Nonostante non abbia scritto per quasi un anno, ho sempre monitorato il blog e mi sorprendevo nel vedere che continuava a ricevere visite e io continuavo a ricevere messaggi ed email da persone interessate alla vita da au pair. Riprendere a scrivere articoli era il mio buon proposito per il 2018 e vi assicuro che c’ho provato una ventina di volte.  Ho assaporato il vero significato del blocco dello scrittore. 

Perchè io non riuscissi a scrivere non era un mistero. Una volta tornata in Italia la mia vita si era come appiattita. Avevo appeso la valigia al chiodo, trovato un lavoro che mi occupava tutta la giornata, ripreso a vedere gli amici di sempre nei posti di sempre. Tutto molto monotono e lontano dalla vita che avevo assaporato negli States . Eppure io ero così cambiata in quei due anni lontano da casa..guardavo le foto dei miei viaggi e in quegli scatti vedevo una persona completamente diversa. Una piccola Milena che con la sua valigia e un selfiestick passava da un aereo all’altro. Avventurosa, intraprendente, socievole, curiosa, felice…Ho deciso di tornare ad essere quella persona, iniziando una nuova avventura. Di questo parleremo più avanti però.

Dopo questa lunghiiiiisima introduzione, torniamo a noi. Come cambia la vita dopo aver passato del tempo all’estero? Sicuramente non tutti la vivono allo stesso modo. A me, personalmente, ha stravolto la vita. In meglio, si intende. This is why. 

Il mondo diventa improvvisamente piccolo. Non esiste distanza che un aereo non possa colmare. Nessun luogo mi sembra irrangiungibile ormai. Un amico una volta mi ha detto che adesso “il mondo è la nostra casa”, ed è così che adesso la penso anche io. È un po’ come una droga, non ci si può più fermare.

Nuove abitudini. Questo è un argomento che mi fa sempre sorridere. Mi chiedo come sia possibile che, nonostante io sia stata fuori solo due anni, ci siano dei piccoli o grandi gesti quotidiani che ormai fanno parte di me. Vi racconto un esempio su tutti, perchè succede veramente tutti i giorni e ogni volta alzo gli occhi al cielo e penso “oh man“. A Los Angeles ero abituata a guidare due macchine che non avevano bisogno di inserire la chiave per partire. Indovinate cosa faccio ogni volta che salgo in macchina le chiavi in borsa. OGNI VOLTA. Apro la portiera, metto le chiavi in borsa, mi siedo e mi guardo intorno come una cretina. Moreover,  mia mamma dice spesso che mangio ancora come una americana, con i miei panini al prosciutto e avocado e le hamburger per colazione.

 “L’ho già fatto”. La prima volta può spaventare, ma dopo aver sperimentato l’avventura niente è più nuovo. Quando mi chiedono se sono preoccupata per questa nuova partenza, mi viene solo da pensare “l’ho già fatto.Che problema c’è? Ci sono così tante cose che non pensavo di poter fare, come ad esempio dormire in un ostello e dividere il bagno con 20 persone.  But I did it. La prima esperienza ti aiuterà in quelle future, tutto diventa più semplice. Adesso parto con una maturità ed esperienza maggiore, e con una tranquillità che prima non avevo.

Una nuova mentalità. Vivere all’estero ti dà la possibilità di conoscere e sperimentare nuove culture ed usanze. Incontrare persone da tutto il mondo gave me the chanche di confrontarmi con pensieri, modi di fare, abitudini diverse dalle nostre. (Vi rimando a questo articolo per saperne di più).  In inglese si dice essere open-minded – di larghe vedute- e credo sia una delle qualità migliori che una persona possa avere. Una mente aperta, curiosa, disponibile, desiderosa di scoprire ed accettare quello che non ci appartiene. Purtroppo, ed è una cosa molto triste, è un atteggiamento che non ritrovo assolutamente negli italiani. Sono diventata troppo insofferente nei confronti di questa chiusura mentale, e prima che io picchi qualcuno è meglio vada via…

Nuovi modi di esprimersi. Il fattore linguistico non è da sottovalutate. Per chi, come me, è appassionato di lingue, la voglia di imparare non muore mai. E avere la fortuna di potersi confrontare direttamente con persone madrelingua per noi è fighissimo. Molte volte ho trovato più semplice esprimermi in inglese; ci si sente meno esposti ad usare una lingua straniera e credo influenzi anche la nostra personalità.  Al momento passo da “come si dice in italiano?” ad inventare parole nuove per il vocabolario.

In questi giorni mi sto preparando per una nuova avventura. I just can’t wait to leave again 😁

 

 

6 pensieri su “Come cambia la vita dopo l’estero

  1. giuliaruben

    Ciao Milena, curiosando su internet ho trovato Tia Taylor..su youtube… una ragazza americana che ha fatto un percorso “opposto ” al tuo….dall’ america all’italia.
    Intanto aspetto notizie della tua prossima avventura:)
    G

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  2. io quando sono tornata in Italia non riuscivo più ad abituarmi. troppa burocrazia, troppo sporco in giro, troppa corruzione. e poi sono dovuta tornare a vivere on i miei. orrore! e gli amici? fatica anche con loro. erano sempre i miei amici ma avevano fatto cose senza di me e mi sembrava di essere tornata nello stesso film ma tante scene dopo e avevo perso il filo. c’è voluto parecchio a riabituarmi e ancora adesso dopo 10 anni dal rientro ancora mi incazzo per un sacco di cose…

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    1. milena and the big apple

      Se me lo dici tu che sei tornata da 10 anni..mi togli ogni speranza proprio hahah Queste sono esperienze che proprio ti cambiano, e chi non le vive sulla propria pelle non le può capire.

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